Il gruppo alpini di Cerchio (AQ), come ogni anno, parteciperà all'adunata nazionale di Asti. Sono pronti a trasmettere alla popolazione locale momenti indimendicabili di allegria genuina. Il gruppo arriverà martedì 10 maggio e ben attrezzato di tende come dormitorio con brandine e cucina da campo si insedierà nel campo di p.zza 'Armi  ad Asti. Gli astigiani saranno accolti con calore davanti ad un buon bicchiere di vino.





Gli alpini arrivano là dove giunge la fede alata




... qualcosa di straordinario

Nel cuore dell'Abruzzo e della Marsica, in provincia di L'Aquila, sulle falde del monte Sirente a circa 850 m. di altezza s.l.m. , da dove si può ammirare il bel panorama della conca del Fucino si trova un piccolo paese molto curato e accogliente di circa 1.800 abitanti ... "Cerchio" . In questo angolo di natura montana un pugno di persone un pò speciali sperimentano l'alpinità con particolare impegno e straordinaria semplicità ... sono gli alpini del gruppo "Tre Monti" di Cerchio (AQ) della sezione A.N.A Abruzzi.



“ L’ALPINITA' " DELLE PENNE NERE DI CERCHIO

“L’alpinità”, l’espressione dell’alpino, un modello di vita pieno di valori che l’alpino è in grado di testimoniare, proporre e trasmettere in dono agli altri. L’amore della terra e della  gente,  il senso del dovere come  impegno morale a dare in ogni occasione il proprio contributo senza tirarsi indietro.  L’importanza dell’amicizia, la serietà e la lealtà nel mantenere la parola data. Il coraggio della  solidarietà, la  galanteria semplice nel manifestare  la dignità che scaturisce dalla coscienza di avere  compiuto con serenità il proprio dovere.
 
Alpinità: una parola che esiste solo nel vocabolario dell’altruismo, della disponibilità, della gratuità; ma è all’ombra di questa parola che uomini diversi per ideologia, religione, politica, usi e costumi diventano un tutt’uno, capaci di cose altrimenti impossibili. Solidarietà e "alpinità". Gli Alpini hanno la peculiare caratteristica di essere sempre ovun­que occorra portare aiuto, garantire il pronto soccorso, lenire le sofferenze dando in tal modo sollievo, sicurezza e fiducia alle popolazioni colpite da ogni tipo di calamità. Gli Alpini hanno sempre avvertito la necessità di sentirsi uniti per difendere gli alti ideali che scaturiscono dai nobili sentimenti di fratellanza, amicizia, solidarietà e dal­l'estrema dedizione all'immenso valore della "italianità".
 
Nobili ideali che sono sperimentati con  particolare attivismo e passione da un pugno di persone un po’ speciali, che s’incontra, marcia, festeggia, accorre insieme sui luoghi di disastri e aiutano, orgogliosi della loro penna nera,... sono gli  alpini del gruppo “Tre Monti” di Cerchio (AQ) della Sezione A.N.A. Abruzzi  che esercitano la “loro alpinità” con straordinaria semplicità, passione, impegno, sacrificio, determinazione e capacità .

IL GRUPPO
Il gruppo è attualmente composto da 59 alpini e 31 aggregati sempre pronti a fornire il supporto richiesto dalle varie attività. In un mondo dominato dalla diffidenza dove non è facile stare insieme, non è difficile percepire la straordinaria scelta anche degli aggregati di essere parte attiva del gruppo alpini del paese che da sempre coltiva  l’esempio  di pacifica convivenza basata da valori comuni.

LA SOLIDARIETA’

Le iniziative locali

Il gruppo delle penne nere di Cerchio costituisce una grossa risorsa per il paese “Cerchio”. Ha sempre collaborato con le altre Associazioni, come la Pro-Loco, L’AVIS, gruppo anziani. Non ha mai fatto mancare il proprio apporto alle varie iniziative proposte dalle Amministrazioni Comunali, (per esempio in occasione della festa dell’Emigrante, di manifestazioni folkloristiche e storiche  come la “Cerimonia per l’Accoglienza della Bolla delle Indulgenze del 1300 del papa Bonifacio VIII).
 
Notevole è il contributo a supporto della parrocchia.  La disponibilità e l’impegno ad attività benefiche come collette alimentari per Caritas e per altre associazioni finalizzate a sostenere mense dei poveri, allestendo gazebo per vendere bonsai con l’obiettivo di raccogliere fondi destinati per la ricerca del cancro; sono queste le nobili e spontanee iniziative attraverso il quale il gruppo alpini di Cerchio è pronto a tendere la mano a chi ne ha di bisogno.

Adesione alla Protezione Civile

Nel corso dell’anno 1997, in seguito al terremoto che colpì le regioni dell’Umbria e delle Marche, il gruppo alpini di Cerchio aderì alla “Protezione Civile” (Sezione Abruzzi) entrando immediatamente in azione. I volontari D'Alessandro Filippo, Valenziano Umberto, Di Domenico Vittorio, Del Turco Franco, Graziani Giovanbattista, Continenza Pasquale insieme al capogruppo De Grandis Roberto, già alle ore 4 del mattino del 27 settembre raggiunsero lo "Stadio degli Olivi" in Assisi e, con la cucina da campo in dotazione del Gruppo (rivelatasi provvidenziale) assicurarono i pasti 3 volte al giorno (colazione, pranzo e cena), per ben 15 giorni di permanenza a circa 150 persone.
 
Con la loro competenza risolsero anche altri problemi ( elettrici, idraulici); con il loro prezioso e disinteressato servizio e soprattutto, con la loro affidabilità e bontà, da veri abruzzesi, seppero conquistarsi la simpatia e la gratitudine della gente e delle Autorità del posto nonché l'ammirazione dei responsabili dei soccorsi in campo nazionale. Sull’esempio di aver dimostrato grande capacità organizzativa ed operativa, il gruppo di Cerchio ha fornito supporto logistico in Kossovo, ai terremotati aquilani con Angelo Fasciani, Vittorio Di Domenico, Adelmo Fasciani, Gianni Meogrossi, Domenico Ramelli, Adriano Carusone, Tonino Bellino, Corrado Bellino, Filippo D'Alessandro;  e di recente a Cavezzo (MO) in aiuto (per 15 giorni) della popolazione emiliana interessata dal grave sisma con Angelo Fasciani, Vittorio Di Domenico, Domenico Ramelli, Tonino Bellino, Filippo D'Alessandro, Rocco Meogrossi.
 
Sono questi i valori di un esiguo corpo di uomini speciali, 14 iscritti alla Protezione Civile,  pronti ad aiutare chi è stato colpito da grandi calamità, a costo di non pochi sacrifici.
 
Il potenziale
Con l’intento onorevole di cercare di mettersi in condizione di fornire sempre un maggior aiuto ai bisognosi, pur nelle modeste possibilità economiche, con pazienza e cipiglio certosino il gruppo si impegna da sempre per un continuo investimento sulle attrezzature.
La dotazione attuale di un camioncino con rimorchio, n° 9 gazebo adatti per allestire cucina e mensa, una cucina da campo,  tavoli e sedie, pentolame vario, gruppo elettrogeno, unita ad un’invidiabile efficienza nel fare e amore per il prossimo, costituiscono il potenziale che garantisce fino a 400 pasti al giorno, specializzando il gruppo come supporto di cucina, logistica e all’occorrenza come tecnici manutentori.
 
Nobili e concreti esempi di solidarietà attraverso i quali il gruppo alpini  “Tre Monti” di Cerchio cerca di  plasmare a ideale principe per esprimere con semplicità  la propria alpinità.
 
LA MANIFESTAZIONE LOCALE PIU' IMPORTANTE

La manifestazione  locale  più  importante  è  la festa della Croce che si organizza ogni anno nella 1^ domenica di agosto. A ridosso della montagna del paese lungo la via che porta  alla semplice ma tanto devota “chiesetta” dedicata alla Santissima Trinità si erge la grande Croce, in un suggestivo quanto incantevole paesaggio naturale,  in ricordo per gli alpini “andati avanti” viene celebrata la Santa Messa. Nell’evento, in cui è tangibile la perfetta simbiosi  tra Alpinità e Vangelo di Cristo, l’invadenza emotiva è di un’intensità avvolgente. La festa prosegue con il pranzo servito dagli alpini che nella zona circostante ben attrezzata con  banchetti e rifugio fanno apprezzare le gustose pietanze preparate nel momento a circa 400 persone.

I RADUNI

Per il gruppo delle penne nere di Cerchio le adunate sono un appuntamento speciale, un impegno di passione nel rinnovare insieme agli altri alpini, il patrimonio dell’unità non solo nella pur doverosa chiave storica, ma prima ancora, nel riferimento etico come espressione di una consapevole fiducia nel futuro, dove la solidarietà, l’amor patrio, si traducono in fatti concreti.  I raduni per gli alpini di Cerchio sono occasioni uniche per contribuire da piccoli protagonisti alla magia ed all’invadenza emotiva che avvolge e coinvolge tutti. Un tutt’uno con le folle che, in queste occasioni,  applaudono, incitano e portano in dono un’adesione tutt’altro che formale ma di riconoscenza verso gli alpini; per i valori di giustizia, di capacità nel donare e nel coniugare al meglio il nobile sentire con il forte agire. Il messaggio è evidente: non si costruisce nulla senza tenacia, determinazione e soprattutto da soli: è necessario collaborare, vincere la tentazione dell’autosufficienza e della delega perché è il noi a condurre ogni persona verso una società pienamente umana.    L’adunata di Isola del Gran Sasso (TE) che si svolge ogni febbraio e quella nazionale annuale sono senz’altro le più importanti .

... QUALCOSA DI STRAORDINARIO

Si resta meravigliati dalla spontaneità in cui gli alpini, in ogni realtà comunitaria piccola o grande che sia, come  paladini valorosi di altri tempi, si impegnano con  coraggio e  responsabilità a difendere i  valori per cui l’uomo è stato concepito e generato da Dio. 
”L’amore autentico” … il sapersi donare all’altro senza condizione, il crinale in cui si è svolta la vita di Gesù, il suo testamento da cui prendono forma anche i valori dell’alpinità. Un modello di vita semplice, discreto ma determinato, un  gioiello prezioso ed inestimabile che gli alpini custodiscono nel loro cuore, eppure sempre pronti a regalarlo con gioia a chiunque. 

“ L’essere alpini  “  ed il  “ sentirsi alpini “  è senza dubbio un modo autentico di testimoniare l’amore di Cristo.

Non è difficile percepire che se si è toccati o solo  sfiorati dalle variegate espressioni degli alpini, … dalla simpatia, dall’accoglienza, dalla lealtà, dal donare disinteressato, dalla genuinità, dalla solidarietà,  dalla nobiltà d’animo e chi ne ha più ne metta, non si riesce a restare indifferenti. Gesti/comportamenti di una tale ricchezza dove la straordinarietà è nella semplicità e naturalezza espressiva in cui il sapore, la pienezza, il senso, vengono finalmente  restituiti alla vita.  Un  esempio a cui tutti possono attingere o almeno riflettere per cogliere  l’opportunità di scegliere di “sentirsi alpino” anche chi alpino non lo è, nella condivisione di un’esperienza unica, in una natura impegnativa e fantastica, dove i valori dell’alpinità possono affinarsi nel bene comune.
Ed ecco che l’alpinità acquista un valore universale alla portata di tutti, perché chiunque  può sentirsi alpino.
 
E’ sorprendente come anche un piccola cellula di alpini, come le penne nere di Cerchio, riesce a sperimentare, con semplicità e saggezza  una tale magnificenza di potenziale umano. La disponibilità a mettere in gioco la propria vita in qualcosa che la renda più grande,  che indichi la vera misura del bene e dell’utile nella pacifica convivenza basata da valori comuni.

                                                                                                           
Con ammirazione e gratitudine,
Mauro Tucceri  amico degli alpini.